lunedì 28 giugno 2010

Ed il primo lungo è andato!

Si è conclusa positivamente la prima settimana di allenamento in vista della maratona di Pescara. La tabella, che preciso è una delle tante di Pizzolato che circolano sul web, prevedeva LL di 20 km da correre a 5.33/km; per motivi di tempo l'ho corso ieri sera alle 19 ed il compito è stato portato a termine, 1.55.19 il tempo finale, velocità di crociera 5.35/km di media con alcuni aggiustamenti (senza gps a volte è un problema), km 20 e rotti la distanza coperta.
Sono soddisfatto perchè sono stato bene fisicamente per tutta la seduta, ho assunto un gel Enervit dopo un'ora di corsa e bevuto ad una fontanella situata dopo un'ora e 10, sono arrivato sotto casa ma devo dire che mi sentivo ancora in grado di percorrere almeno altri 2 o 3 chilometri, quindi questo lo reputo un buon segnale. Le scarpe hanno lavorato a dovere, ho messo le calze nuove Kalenji Run 500 ma sono troppo spesse per questo periodo, le conservo per l'autunno-inverno, in ferie porterò le Run 900 e qualche paio di Run 500 vecchie.
Eh si, ferie, vado a casa in Abruzzo per un pò di giorni a godermi la mia famiglia e, a proseguire la preparazione, questa volta in altura.
Ci rivediamo tra qualche giorno, buone corse a tutti!

5 commenti:

  1. i pionieri delle 100 km e maratona ( anni 70-80 ), correvano quasi tutti senza calze e con scarpe improponibili, eppur non si infortunavano tanto più di noi moderni....
    ovvio, anche io guardo la calza, la scarpa, l'abbigliamento, ma non è che siamo un po fighettini in alcuni casi ?

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  2. Forse hai ragione, magari a volte esageriamo, però ormai siamo talmente invasi dal materiale tecnico che a volte si crea pure tanta confusione. Comunque quoto il tuo ragionamento: meno fighetti e più sudore!!

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  3. @ stoppre: in effetti hai ragione. 30 anni fa correvo con le Adidas TRX Competition, praticamente l'unica scarpa da running in catalogo. Paragonata a quelle odierne, era un pezzo di ferro e ammortizzava come il cemento armato. Eppure si correva lo stesso e gli infortuni non erano più frequenti. Sarà perché si usava la testa e la moderazione?

    @RUN LIKE THE WIND: allenamenti come questi sono importanti perché la cosa più importante di un lungo è rimanere concentrati. Possono essere noiosi, a volte, ma alla fine pagano sempre.

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  4. Rupikaber: concordo su tutto. Per quanto riguarda scarpe ed accessori, diciamo che la tecnologia ha reso più confortevole ed in certi casi anche più sicura la nostra amata corsa ma, visto che parliamo di uno sport in cui gli impatti ripetuti all'infinito su terreni spesso duri come l'asfalto sono una costante, resta sempre importante la preparazione di ognuno di noi e quanto sudore lasciamo sull'asfalto alla fine di ogni seduta.
    Per quanto riguarda il lungo, sono uno dei pochi, forse, che non si annoia a correrlo, anzi, mi piace correre tanto in solitudine. Domenica scorsa ho corso il secondo lungo della tabella, 22 km, mi trovavo qui in montagna ed ho deciso di correrlo su un dislivello da 800 a 500 mt s.l.m. con i primi 11 km in discesa e qualche tratto di poaneggiante ed il ritorno chiaramente in salita. Il risultato è stato buono, ho sofferto nel finale ma il giorno dopo stavo bene fisicamente.

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