lunedì 13 dicembre 2010

Best Woman ma....niente Personal Best.

Il titolo è solo un gioco di parole, in realtà non c'è alcuna delusione nel risultato di ieri, 46.48 a 4.40/km, dopo mesi di corsa lenta e preparazione per la maratona, và bene così, non correvo una 10 km dalla scorsa primavera. Avevo fatto una seduta di ripetute sui 1000 solo questa settimana, troppo poco, però ho tenuto un buon ritmo per tutta la gara, ho cercato di mantenere una buona postura per ovviare agli attacchi di sciatalgia alla gamba destra con punture prima al peroneo, poi al gluteo e quindi alla coscia, una sensazione di poca forza ad ogni appoggio, però ho stretto i denti ed è andata.
Troppa gente per una 10 km, 2700 e rotti partecipanti, all'inizio si è creato il solito muro di sbarramento di chi corre a 10/km con le cuffiette e vestito da palombaro (ma dico io, parti dietro no????) e......non si sposta nemmeno ad ucciderlo sul posto!! Poi auto parcheggiate un pò ovunque, l'ultimo pezzo prima di entrare nel campo di atletica corso....su un marciapiede....non penso che la replicherò, poi 10 euro per un telo da bagno....!

sabato 11 dicembre 2010

In attesa di correre...

Finisco di cenare con pasta olio e grana più birra e, mentre lavo i piatti ed ascolto in sottofondo Wintergardens dei Killing Joke, viene fuori tutta la mia anima "dark", se potessi domani correrei con una canotta tutta nera!
Ma è soprattutto l'attesa di correre domani che si insinua dentro me e mi rende a tratti agitato ed a tratti euforico. Voi direte "..ma cazzo, è una 10 km!", certo dico io, però per me il rito di mettere un pettorale e misurarmi con me stesso prende il sopravvento, mi manca dal 17 ottobre, se potessi domani correrei una maratona tanta è la voglia che ho di gareggiare.
La verità è che ho capito che con le scarpe da running ai piedi, pur se tapascione, mi sento me stesso, sono IO e basta, sono io con la mia smisurata voglia di VIVERE!!!

mercoledì 8 dicembre 2010

Best Woman 2010 e....arriva Natale!

E' da un pò che non aggiorno il blog, vuoi per sopraggiunta pigrizia e vuoi per impegni familiari per cui al computer è "toccata e fuga".
E' un periodo un pò così, con alti e bassi, gli allenamenti continuano con una media di 40/50 km a settimana, domenica prossima c'è la Best Woman a Fiumicino, classica 10 km di fine anno, iscritto e con tanta voglia di riappuntare un pettorale alla canotta, non lo faccio dal lontano 17 ottobre in occasione della maratona. Poi c'è stata la mezza di Fiumicino, giustamente saltata per assistere mia moglie ammalata, dopo solo allenamenti per mantenere la condizione con un bel lungo di 20 km due domeniche fà, lunedì corsa in montagna, circa 12 km con tanto di salitona, oggi ripetute 4 x 1000 fatte un pò alla katzen, tempi 4.00, 4.16, 4.10, 4.27.....lo sò....non dite nulla....sarà che non le facevo da una vita...sarà che ultimamente fatico a capire che ritmo tengo, mi ostino a voler continuare a correre solo con il cronometro, penso che debbo imparare ad ascoltarmi e non delegare tutto ad un GPS.
Nel frattempo ho già formalizzato l'iscrizione alla Roma-Ostia 2011, devo solo iniziare a seguire una tabella, ho bisogno di razionalizzare gli allenamenti.
Per i blogger romani ci si vede a Fiumicino domenica prossima.

domenica 14 novembre 2010

Niente Fiumicino.

Due parole per dire che ho dovuto rinunciare in mattinata alla mezza di Fiumicino, per poter assistere mia moglie colpita nella notte scorsa da un violento attacco influenzale. Antibiotici, aereosol ed io che mi improvviso casalingo/papo....vabbè....mi sono "riposato", l'importante è che mia moglie si riprenda, per la corsa c'è sempre tempo. Poi ho visto che diversi miei amici hanno fatto tempi schifosi, addirittura il mitico Gianluca/Master che si ritira (pancia piena di trofei??), forse è stato meglio così.
Alla prossima.

giovedì 4 novembre 2010

Mi lascio andare.

Ho sempre pensato che non esprimo mai fino in fondo il mio potenziale e, le ultime parole di Stoppre, che poi me l'aveva già ripetuto in altre occasioni, mi hanno fatto riflettere su questa cosa e oggi pomeriggio è uscito un allenamento medio che, se mi mettevo troppo a pensare, forse non avrei fatto, avrei cercato di svolgere il "compitino" e via sotto la doccia.
In previsione della mezza maratona di Fiumicino in programma il 14 novembre prossimo, stò svolgendo poche cose, tre sedute settimanali, di cui una di qualità. Lunedì 2 sotto la pioggia ho corso 11 km a 5 circa, oggi invece delle solite ripetute ho optato per un medio, sabato o domenica farò 12/14 km di progressivo; teoricamente avrei dovuto correrlo ad una velocità compresa tra 4.53/4.58 a km e con quell'intenzione sono partito. 20 minuti di riscaldamento in leggera progressione per portare il motore a temperatura quindi via, sul minicircuito di 3.5 km sotto casa. Primo riscontro cronometrico 4.39, strano, eppure la respirazione era impegnata ma non in maniera esagerata, secondo giro 4.43, a quel punto sento che così sto bene e soprattutto mi sto divertendo a quel ritmo, non lo subisco, la caviglia non si fà sentire quindi finisco in 4.40 netti, per un totale di 14 km (riscaldamento compreso) in 1h e 10.
E' proprio vero, forse devo osare un pò di più.
P.S. : il Barbera era proprio buono!!

sabato 30 ottobre 2010

Nella botte c'è rimasto il vino buono.

Oggi avevo in programma la seconda seduta della settimana di ripresa dopo la maratona, in teoria avrei dovuto correre ieri mattina presto prima di andare al lavoro, ma poi ho pensato che se fossi andato oggi pomeriggio dopo il turno di mattina non sarebbe accaduto assolutamente nulla, i chilometri me li sento nelle gambe e non intendo stressarmi ulteriormente.
Stamattina avevo fatto una bella colazione abbondante, con l'idea di andare in pausa pranzo, poi invece ho pensato al ponte di Ognissanti, al frigo mezzo vuoto, ed allora via al centro commerciale per una rapida spesa che tra le varie cose e, per questo Stoppre approverà, ha previsto l'acquisto di una buona bottiglia di Barbera d'Asti, uno dei miei vini preferiti, quindi dritto a casa, cambio veloce, stretching e via in strada per quella che doveva essere nelle intenzioni una seduta di corsa lenta su una distanza di 8 km. Mi sono trovato a spingere da subito a 4.50/km, mio ritmo sul medio ed alla fine ho percorso per tre volte il mio minicircuito di 3.5 km sotto casa, risultato 10.5 km in 51.51, media 4.56/km. La caviglia ha risposto bene, si sente che entrambe sono ancora affaticate, non so perchè ma le caviglie ed i tibiali hanno risentito più di tutti gli altri distretti muscolari ed articolari e faticano a recuperare.
Sò che forse dovevo starmene più tranquillo ma, seguendo il consiglio di Franca che mi diceva di andare "a sensazione" così ho fatto, oggi mi sentivo così e devo dire che, fare un medio nei miei tempi pre-maratona mi ha molto rassicurato sul mio stato di forma. Mi sà che stasera stapperò il Barbera e poi vi dirò com'era....

mercoledì 27 ottobre 2010

Che bello!

Mentre la magica chitarra di David Gilmour mi culla dolcemente sulle note di Us and Them, voglio dirvi quanto è bello tornare a calzare le scarpe da corsa, dopo aver concluso una maratona. Ti senti leggero, pensi di avere tutta la pesantezza del mondo sulle tue gambe ed invece voli leggero, corri come il vento.
Solo 8 km circa ad andatura tranquilla, tanto per riprendere confidenza, 5 allunghi finali su 80 metri, ghiaccio sulla caviglia per precauzione, nessun dolore, che bello!

martedì 26 ottobre 2010

Ricominciamo!!

Sono trascorsi 8 giorni dalla maratona di Pescara, ancora viva dentro di me come esperienza in tutte le sue sfaccettature, positive e negative, in questi giorni di riposo dalla corsa ho analizzato piano piano tutto, ripercorrendo al rewind tutti i 42 km e 195 mt, apprezzando sempre di più il risultato raggiunto che, solo inizialmente, mi aveva lasciato l'amaro in bocca.
Oggi ho staccato dal turno di notte, risveglio nel primo pomeriggio in una giornata uggiosa e tendente al freddo, un panino philadelphia e crudo, due noci una mela ed un caffè, i polpacci ancora un pò duri ma domani si ricomincia nel solito circuito sotto casa, due giri x 7 km di CL e qualche allungo per risvegliare il corpo. Da questa estate quando ero in piena preparazione e pesavo intorno ai 73,5/8, ma faceva anche un cazzo di caldo, ho raggiunto 76 kg x 178, quindi ho voglia di rimettermi un pò in riga per tirare giù due/tre kili prima di Natale.
Nel frattempo c'è voglia di gare, la mia società correrà la prossima gara il 14 novembre, la mezza maratona di Fiumicino, gara in cui di solito mi esprimo bene (vd il PB di 1h e 41 di quest'anno replicato poi alla Roma-Ostia), mi piacerebbe tanto rivedere i miei compagni, visto che la stagione volge al termine, per cui stò meditando di iscrivermi alla mezza e di farla tranquillamente, un pò come Gianluca/Masterunner ha corso Venezia, con lo stesso spirito scazzato.
Mancano tre settimane, i kilometri nelle gambe ci sono ancora, forse dovrei fare un lunghettino di 18 km, voi che dite amici blogger e soprattutto come mi ci devo avvicinare a questa gara, in termini di allenamenti, dal momento che il mio corpo stà ancora metabolizzando la maratona? Io pensavo questa settimana di fare tre allenamenti di cui un paio sui 7/8 km e l'ultimo sui 10, poi la prossima settimana portarmi a 12/14 e magari inserire una seduta di ripetute brevi sui 400 e fare il lunghetto, anche solo di 16 km, la domenica prima della gara. Insomma datemi i vostri pareri, sono tutto orecchi.

domenica 24 ottobre 2010

Maratona di Pescara: il racconto.

Dopo una settimana di riposo dalla corsa, cura della caviglia e faccende familiari varie tra cui un mini trasloco, stasera finalmente torno nella disponibilità del mio pc e, come promesso, vi racconto com'è andata domenica scorsa in quel di Pescara, in occasione della mia prima, ma sicuramente non ultima, maratona.
Arrivo a Pescara verso le 7.40, già munito di pettorale ritirato il pomeriggio precedente, la giornata si preannuncia bella dal punto di vista metereologico, io mi sento nervoso e fino alle 8.20 mi aggiro nella zona partenza ancora in tuta (partenza 9.15 poi divenute 9.30). Alla fine mi decido e mi cambio in auto, breve riscaldamento e stretching sul lungomare, ultima sosta alla toilette e mi ritrovo alla partenza. Ancora non mi rendo conto di cosa sto per affrontare, solo in questi ultimi oggi ho realizzato di avere corso la mia prima maratona, in quel momento fissavo solo le mie scarpe, in silenzio, poi d'improvviso lo sparo e....parto.
Mi ricordo subito di tutte le raccomandazioni ricevute, di tutti gli incorraggiamenti, il primo chilometro a 5.34, bene, tranquillità, all'inizio bisogna sciogliersi, c'è tanto da correre, poi 5.13, 5.14, per stare in un gruppetto, quindi 5.25 e via così, con tranquillità, ottima respirazione, gambe sciolte e caviglia ok.
Si è partiti insieme alla mezza e fà effetto correre a fianco di chi si fermerà al 21° e rotti; infatti quando si arriva alla mezza, intorno all'ora e 50 per me, mi crea un pò di ansia vedere chi è arrivato svoltare verso il gonfiabile e noi, poco più di 200, continuare dritti per percorrere il 2° giro del circuito che ci porterà al 42° chilometro.
Comunque mi sento bene anche se inizio a rallentare un pochino, ma va bene così, forse prima ho spinto in qualche punto per stare dietro a quelli della mezza, ora siamo rimasti in pochi e tutti staccati tra noi, si corre in solitaria, il sole è caldo e non salterò più nè un ristoro e nè uno spugnaggio.
25° chilometro: la caviglia, esattamente il tendine vicino al malleolo esterno, inizia a pungere un pò, a dire il vero pensavo che sarebbe successo prima, tengo fino al 30° quando inizia a fare un pò male costringendomi a rallentare un pò, in particolare ne risente la mia azione di corsa che non è più fluida come all'inizio, corro contratto con la paura dell'infortunio, non sono tranquillo, inizio ad innervosirmi.
Torniamo sul lungomare ed i muscoli flessori delle cosce iniziamo ad indurirsi come pietre; dopo un ristoro mi fermo qualche secondo per stretching specifico e riparto. Al 32° un tizio dell'organizzazione che prendeva i tempi, al mio passaggio mi incita, io gli rispondo che ho male ad una caviglia e lui mi dice di insistere e di non pensarci; ho una vera e propria crisi di pianto che dura qualche secondo (per fortuna che avevo gli occhiali da sole....), è il nervoso che ho per la situazione che si è creata, la caviglia che sembrava essere tornata a posto si era decisa a farmi saltare tutto per aria, 4 mesi di sacrifici da mandare a benedire così? Continuo a correre, non più ai ritmi prefissati omai ma poco importa, devo arrivare al traguardo, l'importante è arrivare, in tre occasioni percorro 2/300 metri al passo di marcia dopo aver fatto stretching ai flessori, al 40° penso che mi si deve solo rompere qualcosa per impedirmi di arrivare al traguardo. Arrivo con il tempo che sapete, medaglia al collo e complimenti di rito che comunque fanno piacere, mi accascio ad una transenna e non sò che pensare, se ridere o piangere, non faccio nulla e mi vado solo a rifocillare.
Dopo due giorni parlavo già di correre la maratona di Roma del 2011 mentre mia moglie mi guardava stralunata, questo è quanto di positivo mi ha lasciato la maratona. Di negativo ho patito per un piccolo infortunio non ben guarito che in gara mi ha presentato il conto, impedendomi di stare entro le 4 ore come speravo, ma soprattutto ho capito che devo migliorare la mia preparazione, che effettivamente non può essere fatta di sola corsa (vd problemi ai flessori....).
Devo inoltre migliorare sotto l'aspetto psicologico nella gestione della fatica.
Un'esperienza incredibile ed unica che ti fà sentire diverso.

domenica 17 ottobre 2010

4h 18 e 24.

Rimandando il racconto della gara ai prossimi giorni (sono troppo stanco e mia figlia giustamente mi reclama), questo è il tempo che ho realizzato oggi alla mia prima maratona in quel di Pescara come ormai sapete tutti.

Per essere la prima (poi vi racconterò i dettagli - vedi caviglia che al 30° si fà risentire!!!! -) penso di aver ottenuto un risultato quanto meno dignitoso, se non altro perchè sono arrivato al traguardo. Adesso stò piano piano metabolizzando di aver corso una MARATONA e per questo sono felice, al di là del risultato cronometrico. Però ricevere la medaglia all'arrivo ed i complimenti nonostante il tempo non sia da fulmine di guerra è stata una bella sensazione.

Ai prossimi post con foto medaglia annessa.


 

martedì 12 ottobre 2010

Nonostante tutto....ci siamo!

Non scrivo da un pò per incacchiatura, passatemi il termine e, per scaramanzia. Due domeniche fà ho corso l'ultimo lungo lento di 20 km che mi è uscito ad una media di 5.15/km. La sera sono andato al lavoro con un leggero fastidio alla caviglia sinistra, esattamente nella zona dei tendini che scendono verso il malleolo esterno, ma non ci ho dato peso pensando al solito affaticamento. Purtroppo il lunedì il fastidio è aumentato per cui, complice un brutto raffreddore di stagione, ho saltato la penultima settimana di scarico, curando la caviglia con ghiaccio e voltaren.
Questa settimana ho in programma solo due uscite di corsa lenta di 10 km ciascuna, una fatta stamattina e la prossima giovedì, quindi domenica maratona. Stamattina ero un pò terrorizato perchè la caviglia non è ancora a posto, presumo si tratti di un edema o versamento interno; nonostante ciò ho corso sciolto, nessuna zoppia o movimenti strani, il piede spinge, purtroppo sempre con quel fastidio che punge lì sopra il malleolo, però se il giorno della gara si manterrà in questo range di sopportabilità andrà bene così.
Mi è stato consigliato di assumere per 10 gg il Danzen, antinfiammatorio specifico per gli edemi e, di fare un bendaggio elastico alla caviglia il giorno della gara.
Intanto il ginocchio ha guadagnato in salute con la settimana di riposo extra che si è beccato.
Per il resto stò facendo un pò di dieta specifica per l'ultima settimana pre-gara:

oggi a colazione fette biscottate e marmellata più succo d'arancia e caffè, a pranzo fettina di carne ai ferri ed insalata più poco pane, stasera minestrone di verdure riso più frutto;
domani a colazione solo yougurt più the, a pranzo 200 gr di prosciutto crudo più insalata più poco pane, a cena 100 gr di riso olio e grana.
giovedì-venerdì e sabato colazione normale con fette biscottate e marmellata più the o caffè, a pranzo 150/200 gr di pasta olio e grana, a cena 120 gr di pasta olio e grana, piccolo secondo di carne o poco prosciutto crudo più verdura.

Insomma ci siamo, fatemi gli auguri!

lunedì 27 settembre 2010

Ormai ci siamo.

Domenica mattina ho finalmente corso l'ultimo lunghissimo, 35 km, a tre settimane dall'esordio in maratona. Questa fatica l'avevo rimandata di una settimana causa ginocchio affaticato e, la settimana di avvicinamento aveva dato segnali indecifrabili, con due sedute di corsa lenta e corsa lunga svelta svolte con l'orecchio teso al ginocchio, che dal canto suo non ne voleva sapere di stare tranquillo.
Arrivo al lunghissimo dopo due giorni di riposo ed antifiammatorio, turno di notte fino alle 6, stacco ed alle 7.20 sono in strada mentre la famiglia dorme e mi rivedrà solo dopo tre ore e quindici. Il meteo, dato per pessimo (pioggia/temporale) miracolosamente è dalla mia, si preannuncia una mattinata assolata ma con temperatura ideale per correre.
La sera prima mi carico con due etti di pasta e crostata, ne mangio una fettina mentre mi cambio.
Parto molto tranquillo, sapendo che il ginocchio non è al meglio e potrebbe andare tutto a farsi benedire, ma al contrario "lui" spinge tranquillo, senza affanno, mi stabilizzo dopo un pò su una media di 5.22/25 a km, il ritmo che terrò per tutta la durata dell'allenamento. Però dopo circa 20 km, nell'affrontare dei saliscendi in zona Grottaferrata, il ginocchio comincia ad indurirsi e a dare fastidio, costringendomi ad un paio di brevi soste di 20 secondi per stretching. Tornando indietro si alternano momenti in cui il fastidio aumenta ed altri in cui sembra sparire, ma la svolta arriva in zona Tor Vergata: sento che il bicipite femorale destro (lo stesso del ginocchio) è troppo contratto, quindi breve sosta di 30 secondi per stretching specifico del flessore e...il ginocchio smette di rompere. Penso che sia un caso, dentro di me dico "...vedrai che tra poco ricomincia..." ed invece no, è incredibile ma sembra tutto passato, il ginocchio lavora meglio e senza indolenzimenti e, così arrivo a casa in 3 ore e 13 con kilometro finale corso a 5.05, 36 circa i kilometri fatti, tanta la stanchezza, infinita la soddisfazione. Assunti due gel Enervit al 14° e 28° km, in gara mi regolerò così per i rifornimenti autonomi.

martedì 21 settembre 2010

Dove eravamo rimasti?

Dopo quattro giorni di stop dalla corsa, ghiaccio almeno tre volte al giorno e massaggi con pomata all'arnica, stamattina è ripresa la preparazione alla maratona di Pescara. Domenica dovrò recuperare il lunghissimo di 35 km saltato domenica scorsa, mentre per quanto riguarda il resto della settimana correrò 10 km di CL (fatti stamattina) e giovedì 14 km di CLS.
Dicevo che stamattina ho ripreso con 10,5 km di corsa lenta; è stato un allenamento basato sull'ascolto del ginocchio e dei suoi segnali ed in questo senso i segnali sono stati confortanti. Non ho accusato quei fastidi come di spilli che penetrano nei tessuti, ho avvertito i normali e consueti "scricchiolii" che hanno sempre caratterizzato la mia articolazione malconcia, ho percepito soprattutto la differenza di "forza" tra le due gambe, segno che devo fare del potenziamento per il quadricipite e vasto mediale, sia in isometria e sia a corpo libero. Ho fatto molto stretching e continuo con ghiaccio ed arnica. Non sò se iniziare ad indossare una ginocchiera elastica, voi che ne dite?
Dalla prossima settimana inizierà lo scarico, ormai manca sempre meno.

sabato 18 settembre 2010

La prudenza non è mai troppa.

Ho deciso di fermarmi fino a martedì, per consentire al ginocchio di riposare un pò e recuperare dall'infiammazione che si stava sviluppando, dovuta sostanzialmente al sovraccarico. Sarebbe stato davvero sciocco stringere i denti, correre ugualmente domenica il lunghissimo di 35 km, l'ultimo e poi? E poi non sai che ti aspetta, non sai se passa tutto come per incanto (improbabile), oppure le cose peggiorano, magari da affaticamento muscolare si passa direttamente all'infortunio vero e proprio.
E' dura staccare per qualche giorno, quando la preparazione è nel vivo, ma bisogna recuperare un pò di saggezza e sapersi fermare in tempo. Fortunatamente spostare il lunghissimo alla prossima settimana non comporterà nulla in termini di preparazione, d'altronde il grande Andrea Rigo mi aveva caldamente consigliato di fare l'ultimo lunghissimo a 3 settimane dalla gara e così sarà.
Sono contento di questa scelta perchè avrei corso il lunghissimo con la "paura" vera e propria di farmi male sul serio, invece adesso sono sereno e sò che 4/5 giorni di riposo più ghiaccio, più impacchi di argilla, più riposo e basta, non potranno farmi che bene. Sarebbe da stupidi rischiare il tutto per tutto per poi mandare a quel paese la maratona, quando il tempo ancora c'è, fino a 32 km sono arrivato e questo è già tanto, di distanze oltre i 25 ne ho corse tante in questa preparazione, insomma i kilometri li sento nelle gambe.
Domenica mattina mi godrò la mia famiglia e la mia patatina di 2 anni e mezzo e sono felice così, per far fatica sulle strade c'è sempre tempo.
Per il resto buone corse a tutti voi, alla prossima settimana.

giovedì 16 settembre 2010

Maledetta voglia di correre!

Fino a stamattina mi ero quasi convinto a saltare l'allenamento odierno per rimandare il tutto al lunghissimo di domenica mattina, per far riposare il ginocchio malconcio. Poi oggi pomeriggio non sò cosa m'ha preso, mi sentivo discretamente bene, i fastidi di ieri avuti al lavoro dopo 6 ore in piedi sembravano superati, pur se stamattina me ne ero sciroppate altre 7, sempre in piedi. Quindi decido di provare ad uscire lo stesso però, dato che non avevo molto tempo a disposizione per correre il 3 x 3000 (tra ripetute, recuperi, riscaldamento e defaticamento se ne sarebbero andate almeno 2 ore), decido di correre un medio/corsa lunga svelta, dopo aver fatto 15 minuti di riscaldamento con corsa lenta, streching e qualche allungo. Fino a quel momento tutto bene, poi man mano che passano i kilometri ricominciano i fastidi interni al ginocchio, a volte si placano quando controllo meglio l'appoggio, specie nell'avampiede, però mi accompagnano fino alla fine, 1h e 11, quasi 14 km.
Adesso stò applicando la solita borsa del ghiaccio e, forse sarebbe stato meglio saltare e rimandare tutto a domenica. Ormai è andata, riposerò domani e sabato e continuerò a mettere ghiaccio, domenica mattina il lunghissimo non me lo leva nessuno e, penso che per quel giorno l'indolenzimento si sarà un pò calmato. Di una cosa sono convinto: è solo affaticamento da carico su un'articolazione che già è da considerarsi miracolata per quello che fà, sapendo cosa ha passato.

martedì 14 settembre 2010

La settimana della "muerte"!!


Con la seduta d'allenamento di oggi è iniziata la settimana che porterà all'ultimo lunghissimo di 35/37 km, la settimana della muerte, poi inizierà lo scarico fino alla maratona.
Muerte appunto, mai nome fu più appropriato; stasera avevo in tabella 15 km di CL da correre tra i 5.23 ed i 5.28/km, stavo bene dopo domenica, nessun acciacco, sembrava tutto recuperato ma...Ma il ginocchio destro, il solito, ha iniziato a pizzicare ad ogni appoggio, sebbene cercassi di correre nel modo più economico possibile, quindi abbastanza rado al suolo senza impattare con eccessiva violenza con il piede destro. Il problema è che il ginocchio destro è reduce da un grave incidente stradale che ebbi nel lontano ottobre 1990 sulla S.S. Valsugana a Carmignano di Brenta (PD) quando prestavo servizio alla locale Stazione Carabinieri, a seguito del quale riportai la recisione del tendine rotuleo destro. Da allora la gamba destra, e non solo il ginocchio, non è stata più la stessa e, dopo tanti sforzi come in questo ultimo anno sportivo, ed in particolare dalla fine di giugno ad oggi, ogni tanto il signorino presenta qualche conticino. Mettici poi che domenica scorsa mi sono messo a fare il LL di 27 km a 5.22 invece di starmene nel più tranquillo 5.33/km, o forse questo non c'entra nulla, si tratta di stanchezza punto e basta. Sento proprio una fatica nel gesto atletico dell'articolazione destra, dal gluteo fino al piede.
Stà di fatto che non mi sono certo lasciato intimorire da qualche pizzico che andava e veniva, alla fine ho fatto 14 km alla media di 5.26/km  in 1h e 16, poi a casa subito 20 min borsa del ghiaccio e più tardi replico. Penso che si tratti di mera stanchezza muscolare/tendinea perchè se si fosse trattato di infortunio si sarebbe manifestato subito, al massimo ieri, mentre oggi fino al momento di infilare le scarpe stavo benissimo, nessun problema a camminare o fare le scale. Da domani farò del potenziamento leggero a casa per alleggerire il peso sul ginocchio.
Per tornare alla settimana della muerte giovedì ho in programma un bel 3x3000 con recupero 5 min, sabato 7 km di CL e domenica lunghissimo di 35/37 km.
Stasera per consolarmi due hamburgher alla piastra più una salsiccia, un bel piatto di zucchine gratinate al forno con grana, due grappoletti d'uva bianca, Weissbier Franziskaner, Soundgarden in sottofondo (in televisione non c'è mai un cavolo). 

lunedì 13 settembre 2010

Ritmo maratona?

Ieri era in programma il LL di 25 km, seconda ed ultima replica della settimana passata, così sono in pari con la tabella che si concluderà con la maratona. Decido di correrne 27 di km e, decido anche di variare il ritmo per vedere come reagisce il mio fisico, quindi se normalmente ho sempre corso il lungo lento a 5.33/km, provo a fare tutta la seduta sui 5.25 con progressioni finali. Premesso che avevo fatto il turno mattutino al lavoro finito alle 14, mentre guardo Alonso vincere a Monza mangio 150 gr di pasta olio e grana, una fetta di crostata ed una pesca. Parte alle 17:30 (alle 21 dovrò di nuovo andare al lavoro per il turno notturno fino alle 7 odierne) e subito segno un 5.22/km, non sento fastidi fisici però percepisco che aver dormito poco la notte precedente si fà sentire nel fisico, sento le gambe un pò legnose, devo impegnarmi mentalmente perchè la corsa non sia troppo ciabattata, pesante. Inoltre mi fermo un paio di volte pochi secondi per regolare la tensione dei lacci e questo mi manda in bestia, perdo il ritmo e mi freddo. Continuo con la media iniziale, tranne un kilometro sui 5.32 e mi dirigo verso Frascati. Avrei fatto meglio a continuare sulla ciclabile perchè a quell'ora il traffico è notevole, i marciapiedi fanno schifo e sono impraticabili, quindi correre a margine carreggiata è sempre rischioso, non stai mai rilassato. In zona Frascati segno un 5.28/km ma poco dopo mi fermo per togliermi una scarpa; sentivo qualcosa di piccolo ed appuntito che stava premendo sulla parte interna del melluce destro, era un unghia del dito a fianco che stava ricrescendo male e ad ogni atterraggio a terra del piede si conficcava nella pelle. Anche questo non mi faceva correre sereno, tolta quella puntina d'unghia e riallacciate le scarpe (finalmente trovata la giusta tensione) riparto ed arrivo a metà percorso, 1h e 13 di corsa avendo calcolato come proiezione un tempo finale di 2h e 26.
Tornando indietro assumo il solito gel e mi fermo brevemente alla fontanella per un sorso d'acqua. Sulla strada del ritorno il km che prima avevo fatto a 5.28 stavolta segna 5.22, sulla ciclabile di Tor Vergata 5.19 e 5.17, il ritmo lo mantengo ma le gambe sono sempre pesanti, non ho una corsa fluida, solo a tratti, non c'è niente da fare, quando hai dormito poco si sente, poi sabato mattina avevo corso 10,5 km di CL, sarà stato pure quello.
Nonostante ciò mi dirigo verso casa, mi devo sbrigare perchè devo correre (ancora??) al lavoro, il km finale spingo e lo chiudo con un 5.09, tempo finale 2h 25 e 44, 27 km e mezzo circa. Mi sento tutto indolenzito, metto subito del ghiaccio sul ginocchio destro sempre a rischio, ormai non faccio più in tempo a cenare a casa quindi borraccia di Enervit, due banane, mezza crostata più una lattina di Coca e via al lavoro. Una volta preso servizio ordino una pizza bresaola-rucola e grana più birra.
Considerazioni:
- Sicuramente la stanchezza generale ha influito, il lungo di domenica scorsa dopo una bella dormita mattutina è stata ben altra cosa. Poi la seduta di sabato di 10,5 km non aveva evidenziato questa legnosità delle gambe, e poi penso anche che a questo punto della preparazione un pò di stanchezza ci stia pure.
- Il ritmo che ho tenuto, 5.22/km, sicuramente non potrò tenerlo per tutta la gara, però è un buon segnale. Magari è un ritmo da impostare in crescendo nella seconda metà della maratona, dopo aver corso fino alla mezza con un pò di prudenza. Come ho già detto questa è la mia prima maratona e la voglio terminare correndo.
Domenica prossima lunghissimo di 35 km che porterò a 37, ora vado a nanna perchè stò davvero in coma.

sabato 11 settembre 2010

Travis Landreth


Fin da quando acquistai la serie 5, mi sono sempre chiesto cosa significasse il nome Landreth nelle mie scarpe da running Asics. Non mi ero mai impegnato a cercare sul web, ma in questi giorni mi sono imbattuto in un sito inglese di vendita di scarpe ed articoli sportivi on line, dove nel post dedicato alle Landreth 6 la recensione iniziava con "..in honour of Travis Landreth...".
Incuriosito ho approfondito la ricerca ed ho scoperto che l'Asics ha dedicato una delle sue scarpe migliori e perfomanti alla memoria di un giovane atleta americano di 24 anni, promessa statunitense della corsa campestre, Travis Landreth da Palo Alto, California, deceduto purtroppo nel 2001 a soli 24 anni appunto per problemi di cuore non diagnosticati nel corso di un allenamento di routine.
Tre anni dopo l'Asics ha creato questo modello di scarpa dandogli il suo nome e destinando vari ricavati in fondazioni benefiche.
Devo dire che la cosa mi ha decisamente impressionato, correre con queste scarpe ha assunto un sapore diverso, correrò più forte anche in memoria di questo giovane atleta che mai avrebbe potuto immaginare che sarebbe diventato il silenzioso compagno di allenamento di milioni di runners al mondo, me compreso.
Stamattina avevo in programma 10 km  a ritmo lento 5.23-5.28/km, ne sono usciti quasi 11 a 5.10/km di media, respirazione buona, riuscivo a parlare senza particolare affanno, che dire, penso che i tempi si stiano abbassando un pò. Domani ho in programma il lungo di 27 km ed invece che correrlo a 5.33/km vorrei provare a stare sui 5.20-25/km, visto che fatico a rallentare. Che dite faccio bene o dovrei starmene nei tempi previsti dalla tabella?

giovedì 9 settembre 2010

A tutta birra!!!


Stasera avevo in programma 14 km di corsa lunga svelta da correre ad una media di 5.08-5.13/km, ho corso quasi 15 km in 1h 13 e 52 alla media di 5/kmle gambe hanno girato benissimo ed i vari malesseri fisici dovuti al fatto che al lavoro trascorro putroppo molte, troppe ore in piedi, per fortuna non si sono fatti sentire. Ho faticato un pò a stare sui 5/km (un tratto mi è uscito a 4.51...), ma devo fare il bravo, cercare di rispettare, per quanto possibile, la tabella delle andature da tenere.
Unico neo è dato dal fatto di correre per strada: non ero più abituato al disastro di auto, moto ecc., a Roma sono tornati davvero tutti e stasera in più di una circostanza ho fatto manovre azzardate per evitare di essere strisciato da qualcuno. Devo per forza prendere l'auto ed andarmene a Tor Vergata sulla ciclabile e, visto che le temperature sembrano in repentino calo, stà per tornare l'allenamento in pausa pranzo. Vado in doccia e poi cena, mentre risuonano in casa le note di Sonne dei Rammstein, sono andato totalmente in crisi per questo brano.

martedì 7 settembre 2010

LA RABBIA DENTRO



E' L'IMMAGINE DEL PERIODO COMPLICATO CHE STO' ATTRAVERSANDO, E' LA RABBIA CHE DA ANNI MI PORTO DENTRO.

lunedì 6 settembre 2010

La forma aumenta.

Ieri sera ho terminato l'11^ settimana di preparazione alla maratona, era in programma il LL di 25 km, ne sono usciti oltre 26 km in 2h e 23 di corsa molto soddisfacente, con un ritmo medio di 5.30/km e l'ultimo km corso a 5.21 con allungo finale in bella scioltezza.
Dopo aver riposato fino alle 13:30 causa turno di notte, ho pranzato con 100 gr. di pasta in bianco olio e grana, una banana, una fetta di crostata ed un bicchiere e mezzo di coca. Sono uscito alle 18 ed ho fatto il solito percorso che porta fino al Policlinico di Tor Vergata e lì tutta ciclabile con tre soste alla fontanella, la seconda dopo aver assunto un gel Enervit intorno al 12° km.
Le sensazioni sono state davvero buone, le scarpe nuove, che con ieri hanno accumulato i primi 50 km di vita, hanno svolto il loro ruolo egregiamente, comode e reattive, allo stesso tempo mi hanno trasmesso quella sensazione di protezione necessaria per le mie giunture.
Rientrato a casa che era già mezzo buio, due banane + borraccia Enervit GT, stretching e cena con 180 gr. di spaghetti aglio, olio e peperoncino abbondante, prosciutto e melone, crostata, birra da mezzo e zapping in tv.
Adesso ho un dubbio che vorrei mi aiutaste a risolvere: teoricamente la settimana che è appena iniziata dovrebbe portare all'ultimo lunghissimo di 35 (io vorrei farlo di 37) ma, come ho già detto sono in anticipo di due settimane sulla data della maratona, una settimana l'ho già replicata, adesso vorrei replicarne un'altra e far slittare il lunghissimo di 35/37 a domenica 19 settembre; quindi vorrei replicare una delle due settimane che prevedono quanto segue:

- la settimana appena trascorsa: mar 10 km CL AL 5x100 - gio CLS 14 km - sab 10 km CL - dom 25 km LL .
- oppure: mar 12 km CL AL 5x100 - gio 13 km CLS - sab 10 km CL - dom 28 km LL (questa già replicata dopo l'8^) . 

Il peso si mantiene sui 73.200 x 178 cm di altezza, vediamo di arrivare alla maratona almeno a 71, altrimenti anche così non dovrebbe andare male.

giovedì 2 settembre 2010

Asics Gel Landreth 6: buona la prima!

Stasera avevo in programma una seduta di 14 km di corsa lunga svelta con ritmo sui 5.08/km. Da subito ho capito che sarei andato più veloce, vuoi perchè mi sentivo bene e vuoi perchè la scarpa, nonostante i suoi 400 gr nel mio numero US 12, è incerdibilmente reattiva e ragazzi...spinge!!! Infatti il primo chilometro è uscito a 4.58, poi sono sceso fino a 4.53 per chiudere quasi 15 km in 1h e 12.
Calzata molto comoda, però una volta che viene bene allacciata la scarpa ti segue bene in tutti i cambi di direzione, cosa che non faceva ad esempio la Landreth 5 che invece ti faceva un pò ballare il piede dentro. L'alloggiamento dita, il cosiddetto TOE BOX (a furia di visitare siti anglosassoni...) che viene effettivamente dato per medio-basso, si rivela tale ma è proprio l'Asics che fa così le scarpe, prendere o lasciare. L'alluce sinistro che tende ad alzarsi un pò a martello, tocca la tomaia con l'unghia ma fortunatamente nella zona in cui è presente l'apposita protezione in plastica. Alla fine non ci si fà nemmeno più caso, ci convivo con i miei piedi fucilati. Per il resto grande cushioning ma non troppo morbida e, grande stabilità che come ho detto annulla la leggera iperpronazione che ho al piede sinistro. Non vedo l'ora di provarla sul lungo lento, domenica 25 km.



mercoledì 1 settembre 2010

Asics Gel Landreth 6.


Giunte ad oltre 600 km di percorrenza, ho deciso di mandare in pensione le Mizuno Wave Inspire 6, categoria A4 per leggeri-medi pronatori, per tornare ad una scarpa A3 a pianta larga e stabile che corregga da sola il lieve difetto di pronazione del solo piede sinistro.
Quindi oggi sono andato da LBM Sport, negozio tra i migliori della capitale e, dopo aver provato un paio di Saucony Echelon 2, buone sensazioni, il bravo Tommaso, commesso e maratoneta davvero in gamba, dopo avergli ricordato che lo scorso anno avevo preso sempre da lui le Asics Gel Landreth 5, mi dice: "Mi sono arrivate le Landreth 6, perchè non le provi? ". Perchè no dico io, visto che come calzata mi ero trovato bene e ci avevo corso una buona stagione di gare? Le calzo e noto subito la straordinaria ampiezza e comodità dell'avampiede, le mie "fettone" ci stanno belle comode. Il tallone presenta il nuovo Heel Clutching System, una nuova costruzione della conchiglia che dovrebbe garantire più morbidezza nella zona tallonare, oltre alla schiuma con effetto memoria PHF che si adatta perfettamente alla propria calzata. Provate sul tapis roulant e fatto l'esame dell'appoggio, il piede con difetto di pronazione ottiene la correzione necessaria. Le calzerò oggi e domani solo per fargli prendere la forma, ma già domani sera le voglio provare in 14 km di corsa lunga svelta segnati in tabella. Saranno le scarpe con cui correrò la maratona di Pescara e le prime sensazioni sono positive.

Sempre più....maratoneta!

Lo sò, magari dal titolo del post a qualcuno potrei sembrare un pò presuntuoso, però dopo il lungo di 32 km corso domenica mattina, è aumentata dentro di me la consapevolezza di potercela fare, di poter terminare la mia prima maratona. Ha proprio ragione Giorgio, il mio compagno di società, quando mi dice che secondo lui io sono portato per le lunghe distanze, ed effettivamente sento che è così, mi piace stare tanti chilometri sulle gambe.
Domenica mattina ero a casa in Abruzzo, esco alle 7.30 con un bel fresco per salire di qualche tornante a quota 1000 sulla piana del monte Sirente, ma non ho fatto i conti con un nuvolone nero che incombe proprio su quella zona, poi fà freddo ed io ho solo il completino da gara e non ho calcolato che lassù a quest'ora ci vorrebbe quanto meno una maglia autunnale leggera a maniche lunghe. Allora cambio programma e scendo giù a Castelvecchio Subequo, paese a 400 mt s.l.m. e mi calcolo con la macchina 4 km esatti dall'inizio dal paese a Castel di Ieri, paese confinante. La temperatura è più mite, poi si stà affacciando il sole, quindi il lungo si farà qui con gli 8 giri in programma. Il percorso è sostanzialmente piatto a parte due salitelle di 1 km ciascuno di raccordo ed entrata ai due paesi dove perderò circa 30''. I chilometri vanno via tranquilli, la mattinata si apre, il paese si anima con il popolo della domenica mattina e transitano diverse comitive di ciclisti. Il percorso è disseminato di fontanelle di acqua fresca di montagna, assumo due gel al 12° ed al 24° km. Giunto al 28° km mi stupisco di come l'abbia raggiunto con discreta scioltezza, sia fisica che mentale, torno indietro per completare l'ultimo giro di 4 km, chiudo i 32 km in 2h e 58, indolenzito ovunque ma felice di questo nuovo traguardo.
Ieri  ho iniziato l'11^ settimana di preparazione con 10 km di corsa lenta, oggi pomeriggio tappa da LBM Sport per il cambio gomme, si torna alle A3 strutturate.

giovedì 26 agosto 2010

Ripetute e ritmo maratona, proprio non ci riesco!!

Stamattina avevo in programma una seduta di ripetute 3 x 2000 da correre a ritmo maratona con recupero 5 minuti. Dopo aver combattuto con il letto una strenua lotta per alzarmi, alla fine dopo un caffè e tre macine mi sono preparato e con in testa ancora le note di Perfect Strangers dei Deep Purple che rimbombava dalle casse del computer, sono sceso in strada ed ho svolto 16 minuti di riscaldamento. Quindi parte il primo 2000, mi sento bene, ancora non fà eccessivamente caldo, mentalmente canticchio Welcome Home (Sanitarium) dei Metallica, mi carico! Prima ripetuta a 9.25, media 4.42/km, cazzo troppo veloce!!! Il recupero decido di farlo di 1 km direttamente, quindi vado con la seconda, 9.37 media 4.48/km, una limata ma ancora non ci siamo. Terza ed ultima chiusa a 9.48 media 4.54/km, limato ancora ma ho paura di averle fatte troppo veloci. Il fatto è che non riesco proprio a capire quale deve essere il mio ritmo maratona, nelle 10 km ho una media di 4.33/km e nella mezza 4.45/km, secondo quello che ho letto un pò in giro il ritmo gara dovrebbe essere sui 5.10/5.20 a km, ma ragazzi proprio non mi vengono sti tempi. Quelli che ho tenuto oggi sono ritmi di chi vuole chiudere la maratona in 3h e 30 e, non penso di essere in grado di farlo alla prima uscita, il mio obiettivo è stare dentro le 4 ore. Ma la cosa che mi dà da pensare è che non ho fatto particolare fatica a correre le ripetute di questa mattina con i ritmi che vi ho detto. Datemi qualche consiglio, please, mentre rimbomba nella casa vuota il suono di Delicate Sound of Thunder dei Pink Floyd.

mercoledì 25 agosto 2010

E domenica sono 32!!


E' iniziata la 10^ settimana di avvicinamento alla maratona, ho appena stampato la ricevuta del bonifico bancario fatto ieri on line all'organizzazione, più tardi esco ed invio via fax l'iscrizione con gli allegati.
Ieri sera alle 20, per sfuggire all'afa che ancora ci attanaglia, sono uscito per la prima seduta settimanale, i 12 km di corsa lenta che alla fine sono diventati 14, mi sentivo bene e fortunatamente era un pò ventilato. Al rientro automassaggio ai polpacci con un olio per massaggi alla canfora, MASSIGEN SPORT, preso nel pomeriggio in parafarmacia dove avevo cercato una pomata all'arnica; il massaggio lo avevo fatto anche prima di uscire a correre, come consigliato nella confezione, ebbene stamattina finalmente mi sono svegliato con i polpacci rilassati e molto meno stanchi.
La settimana prevede domattina ripetute lunghe 3x2 km con rec. 5 minuti da correre a ritmo maratona, poi sabato 8 km di corsa lenta e domenica mattina il lunghissimo di 32 km. Sabato prima di pranzo raggiungerò la mia famiglia in Abruzzo ed il luogo in cui svolgerò la seduta di lunghissimo è proprio quello della foto, la piana del monte Sirente, in cui si nota Orlando Pizzolato allenarsi proprio lì qualche anno fà (vedi il post sul suo blog se interessa). Ho visto le previsioni meteo per domenica da quelle parti, cielo sereno e temperatura alle 8 sui 15 gradi, quindi calcolando che io inizierò l'allenamento alle 7 starò davvero bello fresco.
Dall'inizio dell'anno ho percorso quasi 1300 km!

domenica 22 agosto 2010

Odio l'afa!!


Oggi è terminata la 9^ settimana di preparazione alla maratona di Pescara (a proposito, questa settimana devo fare l'iscrizione!!) con replica dell'8^ e lungo di 28 km in programma stamattina. Volevo svegliarmi prima delle 7 per uscire con un pò di fresco, ma oggi il fresco faticava a farlo pure il frigorifero in cucina, ho dovuto alzare il termostato al massimo! Sono uscito alle 8.30 con un caffè e tre macine e mezza bottiglia d'acqua. Ho fatto il solito giro fino al Policlinico di Tor Vergata, poi la ciclabile fino alla Banca d'Italia e da lì mi sono diretto fino a Frascati per fare i 14 km e quindi tornare indietro. Sul percorso tre fontanelle di acqua fresca quindi nessun problema di idratazione, a metà allenamento ho assunto il solito gel Enervit che mi tira un pò su. Ma questa volta il problema è iniziato al ritorno, con la fatica sulle gambe che però giravano ancora bene ai ritmi stabiliti, ma soprattutto con l'afa insopportabile che è calata come un lenzuolo pesante su tutti i podisti ed i ciclisti che stamattina si erano dati appuntamento per fare sport. La sudorazione è sensibilmente aumentata così come la frequenza cardiaca, in un paio di circostanze stavo per cedere e fermarmi, ma poi la testa ha reagito ed il fisico è venuto docilmente dietro. Però al 27° ho detto basta (erano le 11 ed un caldo infernale!!), per oggi andava bene così, 2h e 29 il tempo finale, ma che faticata. A casa svuotate due borracce di Enervit GT, altra acqua, due bicchieri di latte fresco e qualche macina più 40 gr di grana, poi stretching, doccia veloce e via al lavoro. A pranzo a mensa due porzioni abbondanti di insalata di riso, coca cola, frutta ed un bel Magnum alle mandorle.
La prossima settimana ho in programma il lungo di 32 km, ma visto che andrò a casa in Abruzzo lo correrò sulla piana del monte Sirente, a 1000 mt slm, su una fettuccia di asfalto di 4 km che ripeterò 8 volte piazzando a bordo strada i rifornimenti, ma almeno 15/20 gradi massimo al mattino non me li leva nessuno.

venerdì 20 agosto 2010

Evviva l'olio Johnson!

E' da domenica scorsa, dopo il lungo di 28 km, che ho i polpacci duri come il marmo. Lo stretching specifico lo faccio, magari non tantissimo, però questi due macigni non ne vogliono sapere di rilassarsi un pò. Ieri, sia prima che dopo i 13 km di corsa lunga svelta in programma, ho riscoperto il caro vecchio olio Johnson baby e mi sono automassaggiato il gemello con la tecnica dei due pollici a risalire e dividere il muscolo. Beh è stata un'autentica salvezza, finalmente il muscolo si è un pò rilasciato, l'allenamento è andato bene senza risentimenti, poi prima di andare a fare il turno di notte ho applicato un pò di Muscoril in crema.
Mi chiedo però da che dipenda questa durezza continuata, anche se si recupera poco allenandosi martedì-giovedì-sabata e domenica. Avevo pensato anche ad un pò di carenza alimentare, potassio in particolare, effettivamente da un pò di giorni non mangio banane mentre prima ne avevo sempre una pronta a fine allenamento.
Domattina 10 km di corsa lenta e poi domenica lungo di 28 km.
A proposito di lungo, avrei bisogno di un consiglio: domenica 29 agosto ho in programma il lungo di 32 km e, nella circostanza mi troverò in Abruzzo, dove il percorso è collinare-montano; in particolare partirei da casa mia ad 800 mt di altitudine per scendere al 16° km a circa 400 mt e ritorno con tornanti in salita. Non sono in grado di esprimere delle percentuali, ma le salite in certi punti, almeno per me, sono abbastanza impegnative. L'alternativa a tale percorso è prendere l'auto (cosa che non amo particolarmente) salire a 1000 metri dove c'è una piana ed un tratto di strada semipianeggiante di 4 km  che dovrei ripetere per 8 volte!
Io, nonostante la difficoltà e la fatica del ritorno, sarei propenso per il primo percorso, anche per fare un pò di forza nelle gambe, voi che ne pensate?

lunedì 16 agosto 2010

Repetita iuvant!

Mentre ascolto i mitici Cure, emergono reminescenze del latino liceale ormai confinato nei lontani anni '80, giusto per dire che dopo aver analizzato la tabella e, considerato lo slittamento di due settimane della data della maratona rispetto alla tabella, devo ripetere due settimane. Mi è stato consigliato di non diluire nulla dopo l'ultimo lunghissimo, quindi ripeterò l'ottava settimana appena trascorsa, poi eseguirò l'ex nona che diventerà decima con il lungo di 32 km, poi l'undicesima con il lungo di 25 km che si ripeterà anch'essa, in vista della tredicesima con in programma il lunghissimo di 35 km. Domattina 12 km di corsa lenta a 5.23/km più allunghi 5 x 100 e nel pomeriggio turno fino alle 22.
P.S. Questo era il dizionario che usavo allo scientifico, chissà che fine ha fatto, comunque bei ricordi, almeno la musica di quegli anni non mi abbandonerà mai.

Lungo di 28 km con 30 gradi!!!

Lo sò bene che con queste temperature bisogna correre nelle ore più fresche della giornata, ma con i turni del lavoro bisogna trovare un compromesso, altrimenti addio tabella, addio maratona, addio corsa.
Ieri era programmato un lungo lento di 28 km da correre a 5.33/km, ho staccato alle 14 dal turno, riso in bianco pronto dalla sera prima fresco di frigo con spolverata di grana, un pezzetto di emmenthal, melone ed acqua, un caffè. Visto che alle 21 debbo ripartire per il turno notturno che inizia alle 22, decido di partire verso le 17 per avere così il tempo di mangiare qualcosa, doccia e ripartire.
Il caldo c'è, 30 gradi sicuri, però è un pò ventilato e questo aiuta non poco. Come al solito parto troppo forte, 5.20/km, quindi piano piano mi rimetto in carreggiata e tengo i tempi stabiliti. Tre soste alle fontanelle sono una salvezza, un gel Enervit preso ad 1h e 20 dà un pò d'energia, le gambe girano bene ed arrivo a casa dopo 2h e 36 con l'ultimo km corso a 5.20.
Sono le 20, cerco di riprendermi anche se mi tirano tanto i femorali. Un pò di ghiaccio sul tibiale interno destro che da sabatao mattina, dopo 10 km di corsa lenta, fà un pò male solo alla pressione delle dita (sarà la scarpa A4?). Nel frattempo spazzolo via il melone rimasto in frigo, una borraccia di sali Enervit, un altro mezzo litro d'acqua.
Alla fine ho giusto il tempo di una doccia ultraveloce, ma prima sono preda di brividi di freddo tipo influenza, forse i muscoli si sono raffreddati troppo in fretta, addirittura ho freddo ad andare in terrazzo a fare stretching!
Una stirata alla camicia pulita della divisa e via di corsa a dare il cambio al collega del pomeriggio, con due kg di liquidi persi e gambe di legno. A casa non avevo nemmeno fame, poi nel tragitto in macchina mi riprendo un pò e mi passano quei colpi di freddo. Arriva anche un pò di fame e, giunto al lavoro dò il cambio e mi prendo una pizza crudo-mozzarella e grana a portar via ed una birra bella fresca.
Intanto l'ottava settimana di preparazione se ne è andata, 62 km percorsi questa settimana, e domenica mi aspetta il lungo di 32, ma stavolta potrò farlo al mattìno presto perchè ho il turno al pomeriggio.
Pescara è sempre più vicina.

giovedì 12 agosto 2010

Stabili o neutre?






















Nell'affannosa ricerca della scarpa giusta per completare la preparazione della maratona e correre la gara, pubblico una foto della mie attuali scarpe, le Mizuno Wave Inspire 6, stabili per leggera-media pronazione, acquistate dopo le Nexus 3 in quanto cercavo qualcosa di più protettivo ed ammortizzante, cosa che effettivamente si stà rivelando. Il cruccio nasce dal fatto che non ho un'iperpronazione esagerata, solo il piede sinistro, arco plantare basso tendente al piatto, mentre il destro ha arco plantare normale ed appoggio neutro. Dalle foto sembrerebbe che le scarpe restano belle in asse sul piano, quindi il destro neutro non viene danneggiato mentre il sinistro ottiene la giusta correzione. Il dubbio rimane perchè più di qualcuno mi dice di optare comunque per una A3 magari con minimo sostegno mediale. Fino ad oggi, in 8 settimane di preparazione in cui ho affrontato tutte le distanze compresi i lunghi, 30 km la distanza più lunga, le Inspire non mi hanno causato problemi fisici. Insomma se vi và date un'occhiata e ditemi la vostra, io esco tra poco per 13 km di corsa lunga svelta.

domenica 8 agosto 2010

La fatica del maratoneta: il muro dei 30 km.


Mentre scrivo, aspettando le ore 18 per uscire a correre il lungo di 25 km (lo sò fà caldo ma stamattina ho staccato alle 7 dopo 9 ore di turno notturno al lavoro e stavo in coma), ho ancora in mente le belle sensazioni provate domenica scorsa, quando per la prima volta ho toccato il traguardo dei 30 km in 2h 46.30 come da tabella, alle 17 in zona Fiumicino in condizioni di caldo sopportabile e buona ventilazione. Ottime le sensazioni, soprattutto il giorno dopo, quando al lavoro (dove trascorro mediamente 7/9 ore in piedi!!), non mi sembrava nemmeno di aver corso. Questo è il mio modo di affrontare la corsa, fare fatica, arrivare a staccare il cronometro al 30° ed avere voglia di continuare.

Questa settimana martedì 14 km di corsa lenta, giovedì ripetute lunghe 3 x 2000 corse a ritmo maratona; volevo correrle al ritmo della corsa lunga svelta, 5.08-5.13/km, sono venute fuori a 5.02 di media con recupero di 1 km tra una ripetuta e l'altra.

Stamattina bella dormita rigenerante fino alle 13.30, poi 150 gr di spaghetti olia e grana, qualche scaglia di grana, una banana, una fetta di crostata fatta da mia moglie.

Al risveglio la bilancia segnava 73.8 kg, se continuo con questa costanza (ma non ditelo a mia moglie.....) per il 17 ottobre potrei anche scendere di poco sotto i 70 kg. Stò mangiando normalmente senza privarmi di nulla, ma i 50/60 km settimanali che stò macinando da 7 settimane a questa parte danno il loro risultato.

Infine stò meditando sul da farsi per le scarpe, visto che alla maratona toccheranno oltre 800 km di percorrenza; che mi consigliate, le cambio prima, magari 100 km prima oppure ci corro la gara e poi le pensiono? E che prendo in sostituzione delle Mizuno Wave Inspire 6? Sono davvero ottime scarpe, peccato che in punta le abbiano inspiegabilmente ristrette togliendo in quel punto la proverbiale calzata Mizuno, per chi come me ha le dita dei piedi che si sdraiano. Inoltre continuo con il tormentone A4 leggera/media oppure A3 strutturata? Che mi consigliate per il mio peso ed il mio passo, per correre in tranquillità la maratona ed allenamenti medi e lunghi futuri?


lunedì 26 luglio 2010

Mizuno Wave Inspire 6, resoconto a 260 km.

Sono a quota 260 circa con le Mizuno Wave Inspire 6 e faccio un breve resoconto: scarpa dalla ottima calzata, fino a mesopiede, per poi restringersi nella zona dita dove mi comprime un alluce che, complice un callo perenne, ne soffre un pò.
Ottima ammortizzazione, a partire dal tallone dove il VS-1 fà il suo dovere, pare più morbida di quello che si dice delle Mizuno.
Non troppo pesante e sufficientemente reattiva.
Si stà comportando bene, specie nei lunghi di preparazione della maratona che correrò ad ottobre a Pescara.
Stabile ma non in maniera esasperata, viene indicata per leggeri-medi pronatori.
E qui stà il punto e l'eterno dilemma sul tipo di scarpa da usare, per cui illustro le mie caratteristiche sperando che mi possiate aiutare a fare un pò di chiarezza:
Peso 75 kg x 178 cm di altezza.
Passo in gara: 4.33/km sui 10 km, 4.45/km sulla mezza.
Dal test del bagnato il piede destro ha un arco plantare normale mentre il sinistro più tendente al basso. Dai test fatti in vari negozi specializzati sono risultato a volte pronatore (test statici su pedana), leggermente-mediamente pronatore sul solo sinistro, neutro sul destro (test dinamico su tapis). Circa le ultime due neutre che ho avuto, Nimbus 10 e Landreth 5, stranamente si piegava la scarpa sinistra, si torceva verso l'interno già dopo pochi chilometri, e così rimaneva con l'esterno del tallone più rialzato, segno che il piede piegava verso l'interno. Usate poi le Nexus 3, le scarpe viste su un piano risultavano perpendicolari al piano stesso, ugualmente dicasi per le Inspire 6, conchiglie del tallone dritte, suole alla medesima altezza, consumo della suola concentrato nella parte centrale.
Leggendo Runner's World nella loro guida scarpe emerge che "...se sei un pronatore normale, puoi calzare qualsiasi scarpa, ma puoi trovare conveniente rivolgerti a scarpe stabili con un moderato supporto dell'arco...".
Allora mi domando: dovrei continuare a calzare stabili moderate, visto che non ho tempi da fulmine di guerra (faccio il lungo a 5.33/km tanto per dire...) e visto che non sono nemmeno un fuscello, 75 kg, a metà tra il pesante ed il medio?
Perdonate la lunghezza del post, ma devo fare chiarezza perchè non è possibile cambiare ogni volta tipologia di scarpa. Anche perchè sicuramente dovrò prendere un altro paio di scarpe prima della maratona in quanto alla fine di settembre prevedo che le Inspire avranno corso oltre 750 km.

venerdì 23 luglio 2010

Sempre più caldo...sempre più chilometri!!

In quest'afa da girone dantesco continua la preparazione per la 42 k di Pescara, stà per finire la 5^ settimana delle 15 previste, ieri sera erano in programma ripetute medie 6x1000, ne sono uscite solo 4 visto che stavo facendo tardi per andare a fare il turno di notte, in questo periodo di ferie siamo sotto organico per cui turni lunghi e problemi per ritagliare gli spazi per la tabella, ma ci sto riuscendo ugualmente. Le ripetute le ho corse alle 18.30, ma con 30 gradi suonati ancora nell'aria ed un'afa che non ammetteva sconti. Risultato discreto, dovevo farle a 4.28-30/km, sono risultate abbastanza vicine come tempi, ma fatico ancora a gestire il ritmo senza cardio o gps, datemi qualche consiglio in merito se potete. Domani 8 km CL e domenica mattina...27 km LL!! Però il lungo mi piace e, poi dicono che da domenica dovrebbe sparire l'afa, quindi speriamo bene.
Infine aiutatemi a sciogliere un dubbio sulla mia tabella di allenamento: come ho detto è di 15 settimane, 4 allenamenti settimanali, quano l'ho iniziata la maratona era prevista per il 3 ottobre, quindi l'ultima settimana della tabella coincideva esattamente con la settimana pre-gara. Ora l'hanno spostata al 17 ottobre, quindi ho due settimane di buco; che faccio, ripeto due settimane della tabella, magari nell'ultimo mese?
Intanto il peso è sceso a 74 x 178 cm, spero di arrivare alla gara almeno a 72.

mercoledì 14 luglio 2010

Preparazione Maratona di Pescara (aggiornamenti).

Continua al caldo opprimente della capitale, dopo la parentesi in montagna, la preparazione per la mia prima maratona, finalmente fissata al 17 ottobre.
Ieri è iniziata la 4^ settimana di preparazione, delle 15 previste, dopo che domenica ho ben superato la prova del lungo di 25 km da Tor Vergata a Frascati e ritorno. Dopo una mattinata al mare con la famiglia, prima di cena ho corso 12 km di corsa lenta, pensavo peggio ed invece comincio ad abituarmi a correre con queste temperature (che il mio obiettivo nascosto sia la 100 km del Sahara??). Penso però che in vista dei lunghissimi (dovrei correre 30 km il 15 agosto!!!) alla fine acquisterò un portaborraccia, un percorso con fontanelle a distanze critiche è un'utopia e, nascondere delle bottigliette non mi pare una buona idea.
Fisicamente mi sento bene, specialmente dopo il lungo, ma sul ginocchio ballerino che ogni tanto mi fà penare metto sempre ghiaccio, male non fà.
E voi con questo caldo come vi trovate? (a parte STOPPRE che si è già espresso chiaramente in merito)

lunedì 28 giugno 2010

Ed il primo lungo è andato!

Si è conclusa positivamente la prima settimana di allenamento in vista della maratona di Pescara. La tabella, che preciso è una delle tante di Pizzolato che circolano sul web, prevedeva LL di 20 km da correre a 5.33/km; per motivi di tempo l'ho corso ieri sera alle 19 ed il compito è stato portato a termine, 1.55.19 il tempo finale, velocità di crociera 5.35/km di media con alcuni aggiustamenti (senza gps a volte è un problema), km 20 e rotti la distanza coperta.
Sono soddisfatto perchè sono stato bene fisicamente per tutta la seduta, ho assunto un gel Enervit dopo un'ora di corsa e bevuto ad una fontanella situata dopo un'ora e 10, sono arrivato sotto casa ma devo dire che mi sentivo ancora in grado di percorrere almeno altri 2 o 3 chilometri, quindi questo lo reputo un buon segnale. Le scarpe hanno lavorato a dovere, ho messo le calze nuove Kalenji Run 500 ma sono troppo spesse per questo periodo, le conservo per l'autunno-inverno, in ferie porterò le Run 900 e qualche paio di Run 500 vecchie.
Eh si, ferie, vado a casa in Abruzzo per un pò di giorni a godermi la mia famiglia e, a proseguire la preparazione, questa volta in altura.
Ci rivediamo tra qualche giorno, buone corse a tutti!

giovedì 24 giugno 2010

La carica prima di un allenamento o di una gara? Nobody rides for free!!!

La soundtrack di un film che ho amato alla follia e che non mi stancherò mai di vedere, Point Break. Il brano degli americani Ratt mi dà sempre una carica pazzesca!!!

mercoledì 23 giugno 2010

Destinazione Pescara.

Con questa settimana ho iniziato la preparazione per la maratona di Pescara, che doveva tenersi il 3 ottobre ma pare che probabilmente si correrà il 17 ottobre per stravolgimenti vari del calendario Fidal. Vedremo....intanto la preparazione ha avuto inizio, tabella a 15 settimane (era giusta giusta fino al 3 ottobre....), 4 allenamenti settimanali, tabella per chiudere la gara in meno di 4 ore, questo il mio proposito, visto che con il miglior tempo che ho sulla mezza, 1h e 41, dovrei chiudere la 42 nell'arco delle 3h e 30 circa, ma visto che è la prima, se la chiudo in 3h e 50 ditemi dove devo firmare...
Ieri ho iniziato con 13 km di CL a 5.23/km, 1h e 13 di allenamento con 5 allunghi finali sui 100 per smaltire un pò. Stamattina ripetute medie 5 x 1000 da correre a 4.28/km con 4 min di recupero attivo, risultato: 4.21, 4.28, 4.27, 4.36, 4.36. Non capisco perchè le ultime due sono uscite con 8 sec in più, forse solo un pò di stanchezza.
Le Inspire 6 rispondono alla grande anche sui ritmi allegri delle ripetute. Venerdì sera 10 km di CL e domenica mattina 20 km di LL da correre a 5.33/km.

sabato 19 giugno 2010

Resoconto prima uscita con le Mizuno Wave Inspire 6.

Resoconto della prima uscita con le Inspire6: non c'è niente da fare, Mizuno è LA SCARPA DA ATLETICA!! Subito dai primi chilometri sentivo un'elasticità, una voglia di spingere uniche. La calzata è fantastica, forse l'unico appunto lo farei alla punta che hanno fatto un pò affusolata (ma perchè se le altre andavano bene arrotondate? Boh....), l'alluce destro che presenta un calletto perenne all'esterno ci sfrega un pò di lato, ma già la tomaia gli stà facendo la forma in quel punto, per il resto davero grandissima calzata, il solito guanto Mizuno.
Ho corso circa 16 km, 1h e 24 in cui ho provato due strappi a ritmo gara, uno a 4.34/km il secondo a 4.25/km, il ginocchio destro dopo un pò non si è fatto più sentire. Davvero soddisfatto!!

venerdì 18 giugno 2010

Tanto per ricapitolare.....

Non è facile aggiornare costantemente il blog, a volte si ha solo voglia di leggere quelli degli altri, ma tant'è....
Ero rimasto alla gara di trail di domenica 13 giugno a Raiano (AQ), un trail di 12,8 km immerso in una splendida riserva naturale regionale denominata le Gole di S. Venanzio, risultato a mio avviso dignitoso, considerato che era la prima gara del genere che correvo nella mia vita podistica, considerato che l'ho corsa con le scarpe da strada, quando necessitavano le scarpe da trail: 72° su 103 al traguardo, 1h 10 e 10, media 5.28/km.
Ora le gare sembrano terminate, almeno quelle nel raggio di km facilmente raggiungibili e, comunque è ora di iniziare a seguire la tabella pro-maratona che mi deve accompagnare fino all'appuntamento del 3 ottobre prossimo a Pescara. Un buon risultato lo stò raggiungendo con il peso corporeo, sceso a 74,5, da quando ho iniziato a controllare di più l'alimentazione, riducendo drasticamente il vino (abolito con il caldo) e la birra (una 0,5 ieri sera con la pizza fatta in casa). Zero snack alle macchinette al lavoro, insomma pochi accorgimenti, niente di estremamente restrittivo, l'obiettivo è arrivare all'appuntamento maratona con un peso sui 70/72 kg, tempo in gara e ginocchia ringrazieranno. Domattina presto prima uscita ufficiale con le Inspire 6.

giovedì 17 giugno 2010

Mai più New Balance!! Mizuno!!


Esperienze breve e negativa con le New Balance 758, calzata da dimenticare, almeno per il mio piede, nessuna reattività, dolori alle ossa del metatarso, alla fine dopo varie peripezie riesco a cambiarle: ritorno a Mizuno, visto che è la scarpa che in assoluto i miei piedi sentono meglio, ritorno ad una stabile, vista la mia pronazione sul sinistro, una stabile tranquilla ma davvero bella, la Wave Inspire 6. Questa sì che mi accompagnerà fino alla maratona di Pescara e, possibilmente la correrà pure. Una stabile che dolcemente corregge leggera e moderata pronazione, quindi il piede destro che è più neutro ringrazia.

sabato 5 giugno 2010

2/6/2010 Corri tra le Cerase a Castelchiodato (da 10,450 a 15 km circa!!)

Il 2 giugno ho partecipato a questa 10 km abbastanza tosta in quel di Castelchiodato, paesino nei pressi di Mentana, Roma, saliscendi continui ed un lungo tratto in sterrato con salitona finale che non finisce più. Ci vado insieme al mio amico e collega Giorgio, gli unici due della società, vabbè....l'importante è esserci. Dopo una mattinata assolata (la gara si svolge alle 17.30), nel pomeriggio temporale e pioggia a catinelle, il berrettino Kalenij in borsa c'è, le scarpe sono destinate ad una brutta fine. Ritiriamo i pacchi gara, contengono acqua, merendina al cioccolato ed 1 kg di ciliege (saranno 700 gr secondo le pesate a casa di Giorgio....), nessun chip per la rilevazione dei tempi.....boh...
Dopo qualche minuto di ritardo per sgomberare il percorso dalle auto (ancora???....) finalmente si parte, sotto una pioggia sempre più fitta, circa 200 partecipanti, ma tutti belli agguerriti. Mi metto sul mio ritmo, anzi qualcosa pur in meno (segno un 4.18/km), faccio le salite a 4.40, insomma nonostante tutto mi sento bene. Dopo una discesona entriamo nel tratto di sterrato, ormai una palude. Testa bassa per vedere dove poggiare i piedi, alla fine sti cavoli, tutti a bagno nelle pozze grandi come laghi. Passo all'8° km a 4.18 nonostante la pioggia fitta, le scarpe appesantite ed il terreno impraticabile, vedo davanti a me un gruppetto che si allontana e sento dietro le voci di chi mi segue, penso almeno a 20 mt. . Ad un certo punto non vedo più nessuno davanti ma, cosa più grave, non sento più nessuno dietro di me. Che cavolo è successo? Il cartello del 9° km non l'ho ancora raggiunto, eppure il km l'ho bello che superato, sono quasi a due. Cavolo, mi sono perso!!!! Un secondo per riprendermi dal panico (intanto la pioggia non ne vuol sapere di smettere), proseguo ancora pensando che forse chi mi seguiva ha rallentato causa il terreno allagato, ma alla fine ragiono e penso di aver proseguito oltre qualche segnalazione. Ma dove stava sta segnalazione? Insomma non smetto di correre, anche se dentro di me mi dico che la gara è finita, però devo uscire da lì e quindi ritorno indietro alla ricerca del fatidico segnale. Alla fine ritorno verso il cartello dell'8° km e mi accorgo che poco dopo c'era affisso in alto ad un albero un piccolo cartello con la scritta corsa podistica e la freccia che indicava la salitona infinita. Ma dico io, se con quel tempo infame ero costretto a guardare quasi sempre a terra per correre senza fracassarmi le caviglie o cadere in una pozza, come facevo a vedere quel cavolo di cartello? E perchè non c'era nessuno dell'organizzazione nel tracciato ed in particolare in quel punto nevralgico? E se mi fosse accaduto qualcosa? Mi incazzo e continuo a correre la mia gara personale per uscire dal quel pantano e raggiungere il mio amico Giorgio che poveraccio si starà pure preoccupando, quando arriva un fuoristrada con due tizi che mi chiedono se ho visto altri atleti dispersi laggiù. Allora non sono stato solo io, infatti quando torno sulla strada per l'ultimo km diversi atleti mi dicono che hanno avuto lo stesso mio problema, nello stesso punto maledetto, e sembrano alquanto incavolati. Arrivo al traguardo in 1h e 13, avrò percorso circa 15 km contro i 10 e 450 della gara, faccio presente la mia disavventura al giudice Fidal presente che mi risponde di protestare con l'organizzazione. Provo a farlo ma mi dicono che sono cose che possono succedere, che laggiù a presidiare quel punto non ci è voluto andare nessuno. Vado al ristoro e mi mangio tutto quello che trovo, nervoso e stanco, poi trovo Giorgio, sollevato nel vedere che non mi è succeso nulla ed incazzato quanto me.
Diciamo che a me Castelchiodato.....non mi vede proprio più!!!
Risultato: stamattina 12 km di corsa lenta con allunghi, gambe di marmo!!!

domenica 30 maggio 2010

I kilometri, la mia passione.

Ho già detto in un altro post che adoro macinare kilometri, nonostante la fatica, mi sento portato per la corsa di resistenza allo stato puro e, stamattina ne ho avuto l'ennesima prova. Ancora alla ricerca di una valida tabella per preparare la maratona di Pescara ad ottobre, stamattina alle 6 sveglia, a Roma iniziava già a fare caldo. Alle 6.40 ero già in strada direzione Frascati passando per Tor Vergata e ritorno, totale 21 km circa (dico circa perchè non ho il gps e quindi mi baso sulla velocità media) in 1h e 59. Le sensazioni sono buone, l'ultimo kilometro non volendo l'ho corso a 5, la media è stata di 5.30 circa, ho fatto solo una cavolata a mangiare una fettina di crostata appena alzato ed un bicchiere di succo d'arancia, mi hanno causato qualche dolore addominale per diversi kilometri. Le scarpe ormai sono proprio arrivate, specie in avampiede sento che l'ammortizzazione è quasi assente, a giorni andrò da LBM per il cambio. Il 2 giugno gara di 10 k e 450 a Castelchiodato, abbastanza tosta con belle salite, diciamo che inizia il periodo di costruzione.

mercoledì 26 maggio 2010

Arriva il caldo!!


E' ufficialmente arrivato il caldo, e per noi podisti cominciano le difficoltà soprattutto legate all'idratazione in allenamento. Finchè si corre sotto le due ore, la classica fontanella lungo il percorso può essere la nostra ancora di salvezza, ma quando si corre un lungo, dai 20 km in sù, beh il discorso cambia e nasce l'esigenza di avere a disposizione acqua o integratori isotonici. Per questo stavo meditando sull'acquisto di un portaborraccia come quello in foto, economico ma abbastanza pratico, con tasca in cui puoi mettere anche un gel. Resta il dubbio sulla comodità dell'accessorio, però calcolato ke si utilizzerebbe solo nel lungo/lunghissimo, quindi non a velocità esagerate, potrebbe non dare fastidio. Chi corre i trail porta zaini in teoria ben più scomodi, per cui si potrebbe fare. Amici blogger, mi dite la vostra esperienza sull'argomento?

martedì 25 maggio 2010

Maratonina di Villa Adriana.

Una bella domenica di sole e caldo ha contraddistinto questa gara di iniziali 10 km, ridotti poi a 9 e trecento, partita in ritardo per mancanza dello starter, quindi niente sparo di pistola ma....fischietto.....
Vabbè, sono cose che possono capitare, però a livello organizzativo si poteva fare qualcosa di più e, poi comincio ad essere stufo di spendere 8 euro per avere la solita, ennesima sacca portascarpe, un succo di frutta preso all'Eurospin ed una merendina anonima.
Cronaca della gara: il percorso viene dichiarato misto senza entrare nello specifico, ed infatti capisco il perchè appena entrato nel parco archeologico di Villa Adriana, dimora estiva dell'Imperatore Adriano; salite con pendenze da Giro d'Italia e molti kilometri di sterrato che trasformano questa gara in un trail mascherato. Sento il caldo, il percorso non lo conosco e non mi fido, da me in Abruzzo mi alleno spesso su saliscendi importanti (da 900 mt a 400 e ritorno!!), però decido di gestire i primi kilometri ed infatti ho ragione, ne conto diversi di atleti che camminano scuotendo il capo nei tratti più tosti. Alla fine concludo in 43 e 59, 4.45/km di media, considerato il tipo di percorso sono soddisfatto. Alla fine ristoro con dolce e salato e the freddo, mangio qualcosa al volo, streching sul cofano della macchina e poi via in A24, i miei due angeli mi aspettano a casa in montagna dove mi godo una bella domenica. Nonostante i cartoni di Beatrice c'è pure il tempo di vedere vincere Ivan Basso la tappa sul passo dello Zoncolan, tanto per rimanere in tema di salite.

giovedì 20 maggio 2010

3 ottobre 2010 Maratona di Pescara

Pensavo di aver accantonato per quest'anno l'idea di correre la mia prima maratona, rimandandola al 2011, ma stamattina mi è tornata in mente quella data, forse non era mai andata via del tutto, 3 ottobre 2010 Maratona di Pescara. Non è andata via del tutto perchè la voglia di provare finalmente la 42 è tantissima, sempre con il massimo rispetto e quel minimo di "strizza", dal momento che la massima distanza corsa sono 25 km di lungo pre Roma-Ostia. Non è andata via perchè da qui alla fine dell'estate ho bisogno di focalizzare gli allenamenti per un obiettivo, e l'obiettivo è quello di concludere, sottolineo concludere, la mia prima maratona. Il personale sulla mezza è di 1h e 41, quindi se mi alleno con giudizio entro le 4 ore ce la dovrei fare. Il tempo c'è, 16 settimane a partire da giugno, la voglia pure, il percorso di gara sarà completamente pianeggiante, quindi ottimo per un esordio. Certo dovrò correre i lunghi e lunghissimi con il caldo estivo, ma questo non mi spaventa, anche perchè il clima da me a 900 mt è più clemente, non è certo l'afa asfissiante di Roma, e poi li farò comunque al mattino presto. Non è andata via sentendo il mio compagno di società Giorgio che oggi al lavoro mi diceva"...io ti vedo proprio portato per le lunghe distanze..." mentre parlavamo del Passatore. Ed effettivamente è vero, i 10 km li faccio per carità, però non mi fanno proprio impazzire, quando devo correre un lungo mi preparo psicologicamente per una settimana, e pur se faticando mi diverto, più faccio kilometri e più sto bene. Andrea Fulmineo qui ti chiamo in causa, che ne pensi di tutto ciò, sono destinato all'ultramaratona? Intanto inizio a studiare qualche tabella.
Per ora domani dopo il lavoro 10 km corsa lenta più 10 allunghi sui 100 mt e domenica gara di 10 km a Villa Adriana. La prossima domenica ho già in mente il lungo di 20 km che avrei dovuto correre domenica scorsa e che ho saltato causa contrattura ora rientrata.

martedì 18 maggio 2010

23/05/2010 Maratonina di Villa Adriana - Tivoli

Dopo aver risolto i dubbi amletici sull'inserimento del 4° allenamento settimanale, mi sono iscritto alla 10 km Maratonina di Villa Adriana, gara di società, ed ho impostato la settimana come segue:
  • Oggi 10 km di corsa lenta a 5.28/km, 56 e 29 più 10 allunghi sui 100 mt.
  • Domani ripetute 5 x 1000.
  • Venerdì 10 km corsa lenta più 10 allunghi sui 100 mt.
  • Domenica gara.

La piccola ma fastidiosa contrattura al polpaccio sx sembra rientrata, buone sensazioni stamattina, segno che a volte qualche giorno di riposo, 4 per l'esattezza, male non fanno. Peso stabile a 77 kg, ho ridotto la pasta ad 80 gr, l'alimentazione è nel complesso buona e variegata. Stasera pizza napoletana doc, mi porta un mio caro amico in zona Piazza Mazzini a Roma (se è buona davvero vi passo l'indirizzo...).

Per il 13 giugno ho in programma una gara di trail in un comune vicino a casa mia in Abruzzo, Ecotrail delle Gole di S. Venanzio a Raiano (AQ), 14 km che ho proprio voglia di provare, ma di questo parleremo più in là.